Iervasciò la genuinità è di casa

rossoambra | 18 Maggio 2018 | Baby-friendly, InGiro | Nessun commento

Ora che le giornate sono più lunghe e luminose, voglio parlarvi e consigliarvi di visitare l’agriturismo Iervasciò a Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno.

Immerso nel verde ed a gestione familiare, è un posto caldo ed accogliente, in cui si ha l’impressione di trovarsi semplicemente a casa dei titolari. Quando mi trovo fuori casa in zone dell’entroterra note per cucina tipica a base di prodotti locali e genuini, mi piace avventurarmi fra le stradine di campagna ed andare alla ricerca di posti nuovi, come Indiana Jones alla ricerca dell’arca perduta.

L’ambiente è rustico, in cucina c’è il proprietario gentilissimo, mentre al servizio ai tavoli c’è la moglie, anche lei molto gentile e sorridente.

Il menù è fisso e non alla carta ed ha un costo di 25 euro per gli adulti ed 11 euro per i bambini. Varia in relazione alle stagioni ed alla disponibilità di prodotti, sempre freschissimi e di ottima qualità. La maggior parte dei prodotti sono di produzione propria: dai salumi all’olio, dal vino al pane, alle confetture. Il metodo di cottura è il forno a legna e solo questo rende i sapori davvero speciali.

Noi eravamo in sei, quattro adulti e due bimbi piccoli, mio figlio ed il mio nipotino. Il menù quel giorno prevedeva un antipasto tipico della zona, davvero eccezionale! Era composto da un misto di affettati buonissimi e formaggio di capra, cicoria con pomodorino ripassata in padella, fichi caramellati, carciofi cotti a legna e marinati con olio e sale, fegatini di capra con una stracciata d’uovo e grattata di buccia di limone. L’antipasto locale era accompagnato da una pietanza mai mangiata prima e di una leggerezza sorprendente: lievito madre fritto ed inoltre le classiche olive all’ascolana.

Il menù proponeva, inoltre, due primi: “taccù piceni” un piatto “povero” della tradizione contadina locale, ma molto gustoso, di pasta semplice fatta solo con acqua e farina condita con asparagi selvatici e cannelloni al ragù. Di Taccù ne avrei mangiati molti di più per quanto erano buoni e leggeri. Il merito va senz’altro alle mani dello chef ed anche alla Farina Bio utilizzata, di tipo 1 e 2. Unico secondo previsto era la carne mista cotta a legna, maiale, agnello e pollo dal sapore genuino e di altri tempi, una vera delizia per il palato.

Invece di prendere un vino imbottigliato, ho voluto seguire la filosofia della provenienza del cibo e del fatto che tutto fosse preparato in casa. Quindi senza badare agli abbinamenti e ad altri tecnicismi ho scelto, per accompagnare i cibi, un moscato secco vinificato dal proprietario. Davvero interessante, un bel colore paglierino carico di riflessi dorati dovuto al processo di macerazione sulle bucce. Devo dire che si è lasciato bere tranquillamente da tutti i commensali.

Abbiamo concluso il nostro pranzo con una crostata di prugne dal profumo intenso, sempre fatta con farine Bio di tipo 1 e 2, ed un assaggio di grappa casalinga.

I bambini, invece, hanno mangiato solo un primo piatto che il proprietario ci ha gentilmente offerto, non avendo usufruito del menù completo. Ho apprezzato molto questo gesto, segno di grande attenzione per i clienti e di grande amore e per la propria attività.

Vi invito davvero a non perdervi questo posto se vi trovate a passare da queste parti. Un luogo incantevole, immerso completamente nella natura, dove potrete assaporare cibi genuini e godere di una calorosa ospitalità. E’ anche un posto molto adatto ai bambini perché, pur mancando giostrine o aree dedicate ai piccoli, offre la possibilità di stimolare la loro curiosità e di stare all’aperto, a contatto con la natura e con gli animali. Noi ci torneremo sicuramente quest’estate, il proprietario mi ha promesso che aprirà una mathusalem di barbera 2010 ed, avendo trovato molto interessante quella 2016, sono curioso di scoprire nel tempo come evolve.

Di seguito i mio giudizio:

Questo il mio giudizio Baby-Friendly espresso in Marachello da 1 a 3